Ecco quando è sicuro usare l'arnica in gravidanza e quando, invece, evitarla.
La gravidanza può portare tante gioie ma anche tanti dolori, come mal di schiena, infiammazioni della cervicale e crampi in diverse zone del corpo. Però, per tutelare il nascituro, spesso i medici sconsigliano di assumere farmaci antidolorifici e antinfiammatori quando si aspetta un bambino, o ne consigliano l'assunzione in misura molto contenuta.
Per questo motivo, non è raro che le donne in dolce attesa prediligano rimedi naturali come i prodotti a base di arnica. Ma si può usare l'arnica in gravidanza? Ci sono controindicazioni nel suo utilizzo oppure è una pianta sicura per una donna incinta?
In questo articolo vedremo quali sono i benefici e gli eventuali effetti collaterali nell'uso di prodotti omeopatici, creme e gel all'arnica durante la gravidanza, con un focus anche sull'allattamento, così che le future mamme sappiano quando evitare e quando servirsi di questo rimedio naturale contro i dolori e i fastidi.
Quali prodotti all'arnica si possono usare durante la gravidanza?
Gli studi sull'uso degli estratti di arnica in gravidanza suggeriscono che i prodotti applicati sulla pelle abbiano un effetto locale (topico) e siano quindi sicuri per il feto.
Secondo questi studi, le donne incinte possono usare arnica gel, creme, oli e pomate direttamente sulla pelle senza particolari controindicazioni o effetti collaterali (salvo, naturalmente, eventuali allergie alla pianta o ad altri componenti dei prodotti).
Sulla base degli stessi studi, l'uso dei prodotti topici a base di arnica è generalmente sicuro anche durante l'allattamento.
Attenzione però: i gel, le creme e gli altri prodotti a uso cutaneo non devono essere applicati su ferite, graffi e, in generale, sulla cute lesa.
Anche i medicinali omeopatici realizzati con estratti di arnica potrebbero essere sicuri per il feto, perché gli estratti della pianta sono estremamente diluiti. Nonostante ciò, l'arnica è potenzialmente tossica per l'organismo quando ingerita; per questo è fondamentale consultare il medico prima di ingerire qualsiasi farmaco a base degli estratti della pianta.
Ma in quali casi può essere utile applicare l'arnica a livello cutaneo?
Mal di schiena, cervicalgia e non solo: ecco quando l'arnica accorre in aiuto delle donne in gravidanza
I fiori di arnica sono ricchi di flavonoidi, triterpeni, lattoni sesquiterpenici e molte altre sostanze benefiche per l'organismo umano.
Questi principi attivi svolgono diverse funzioni, tra cui quella antinfiammatoria, antiedematosa, analgesica e revulsiva (ossia stimolante della circolazione negli strati cutanei superficiali).
Svolgere massaggi con i prodotti all'arnica ad uso cutaneo risulta quindi molto utile contro i fastidi che spesso insorgono durante la gravidanza, tra cui:
- dolore lombare e, più in generale, dolore alla schiena
- dolori localizzati nella regione dell'osso sacro
- fastidi e fitte alla zona delle scapole
- dolore cervicale (cervicalgia)
- sindrome del tunnel carpale
- dolori intercostali
- dolori alle anche, alle caviglie, alle ginocchia
Questi problemi sono in genere dovuti al normale aumento di peso durante i mesi di gestazione, alle continue sollecitazioni della colonna vertebrale, allo spostamento del baricentro e, più in generale, ai cambiamenti del corpo delle donne in dolce attesa.
Consiglio: Per contrastare i dolori articolari che insorgono durante la gestazione, potrebbero essere utili anche le creme o i gel all'artiglio del diavolo.
Leggi il seguente approfondimento: "Meglio arnica o artiglio del diavolo? Le due piante a confronto" per conoscere le differenze tra le due piante e i benefici di ognuna di esse.
Vediamo, ora, quali preparati a base di arnica sarebbe meglio non utilizzare durante la gravidanza e l'allattamento.
I prodotti all'arnica da evitare durante gravidanza e allattamento
Se non correttamente diluiti, gli oli essenziali e gli estratti di arnica montana sono potenzialmente tossici per l'organismo.
Durante la gravidanza, ma anche in condizioni ordinarie, non bisognerebbe mai assumere tisane o altri preparati fai-da-te a base di arnica: in caso contrario, si rischiano intossicazioni anche gravi sia della madre sia del nascituro.
È importante fare estrema attenzione anche all'assunzione per via orale di arnica durante l'allattamento.
Gli studi al riguardo sono estremamente limitati, ma segnaliamo un caso decisamente preoccupante: un neonato di appena 9 giorni di vita ha sviluppato un'anemia emolitica 48 ore dopo che la madre aveva iniziato a bere del tè a base di fiori di arnica.
La bilirubina totale del bambino era di 41 mg/dL, con livelli di bilirubina diretta di 5 mg/dL e livelli di emoglobina di 5 g/L. Prima di questo evento, il bambino era sano e lo stato della glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) era normale.
Dopo una terapia mirata, i livelli di bilirubina sono scesi a 9,9 mg/dL. La madre ha smesso di bere il tè all'arnica e ha ripreso ad allattare senza che il bambino vivesse ulteriori emolisi (il processo di distruzione dei globuli rossi). Il personale ospedaliero ha quindi dedotto che la crisi emolitica del neonato sia stata probabilmente causata dal tè all'arnica. (Qui, al punto 120 della pagina, è possibile visionare l'intera segnalazione)
Al momento si tratta dell'unica notizia di effetti collaterali dell'arnica per via del passaggio dei principi attivi attraverso il latte materno, ma è bene prestare molta attenzione.
Conclusioni finali
L'arnica è una pianta eccellente per contrastare dolori muscolari e articolari; in commercio si trova sotto forma di prodotti ad uso cutaneo e farmaci omeopatici.
Gli studi sulla pianta suggeriscono che sia possibile usare un olio, un gel o una crema all'arnica in gravidanza per ottenere sollievo dai fastidi.
Prima di assumere i farmaci omeopatici a base di questo prodotto naturale è invece necessario contattare il medico.
Divieto assoluto per l'assunzione di estratti casalinghi e di rimedi fai da te a base di arnica, che - se non diluiti nei quantitativi corretti - possono causare intossicazioni e altri gravi problemi alla madre, al nascituro e probabilmente anche ai bambini allattati al seno.
Fonti:
Smith AG, Miles VN, Holmes DT, Chen X, Lei W. Clinical Trials, Potential Mechanisms, and Adverse Effects of Arnica as an Adjunct Medication for Pain Management. Medicines (Basel). 2021 Oct 9;8(10):58. doi: 10.3390/medicines8100058. PMID: 34677487; PMCID: PMC8537440.
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Miller, A. & Ly, B. & Clark, R.. (2009). Neonatal Hemolysis Associated with Nursing Mother Ingestion of Arnica Tea. Clinical Toxicology. 47. 726-726.
Miller AD, Ly BT, Clark RF., University of California San Diego Medical Center, San Diego, CA, USA; VA San Diego Healthcare System, La Jolla, CA, USA. Neonatal Hemolysis Associated with Nursing Mother Ingestion of Arnica Tea