La troviamo come ingrediente in creme, gel e oli, da secoli viene utilizzata nella medicina omeopatica e molti sportivi la utilizzano regolarmente… Ma che cos'è l'arnica e perché se ne parla tanto in caso di tensioni muscolari e contusioni?
Che cos'è l'arnica montana
L'arnica (nome scientifico: Arnica Montana L.), è una pianta perenne originaria delle montagne dell'Europa e del Nord America e coltivata in diverse parti del mondo.
Il fusto, che può raggiungere un'altezza di 1-2 metri, presenta foglie color verde brillante e fiori molto profumati di colore giallo acceso.

Ma il fiore di arnica non è conosciuto solo per la sua bellezza e per il suo profumo: sembra infatti che sia ricco di principi attivi benefici per l'organismo umano.
Non a caso, viene largamente utilizzato sotto forma di estratto per la produzione di gel, creme, oli e rimedi omeopatici che in molti usano per gestire dolori e tensioni muscolari.
Proprietà e benefici
La pianta di arnica, e in particolar modo il suo fiore, è ricca di sostanze attive come lattoni sesquiterpenici, flavonoidi, oli essenziali e polisaccaridi.
Grazie ad alcuni di questi componenti, l'arnica sembra avere proprietà analgesiche, antinfiammatorie, antiedematose, antiossidanti e revulsive, analizzate e confermate da molteplici studi in vitro e in vivo.
Ecco, di seguito, i dettagli sulle proprietà benefiche dell'arnica:
- analgesiche (antidolorifiche), grazie all'elevata concentrazione di sesquiterpeni. Questa proprietà viene sfruttata soprattutto con l'utilizzo di prodotti a uso topico, da applicare direttamente sulla zona interessata;
- antinfiammatorie e antiedematose, grazie alla presenza di flavonoidi ed elenalina, lattone sesquiterpenico capace di inibire il fattore di trascrizione NF-kB. Questo fattore è coinvolto nei processi infiammatori dell'organismo umano, e numerosi farmacie e preparati antinfiammatori agiscono proprio inibendo la sua produzione;
- antiossidanti e protettive del microcircolo, per via dell'elevata concentrazione di flavonoidi. Queste sostanze naturali proteggono e rinforzano il microcircolo (composto da arteriole, metarteriole, capillari e venule) e aiutano a migliorare il drenaggio linfatico.
- revulsive, ossia capaci di stimolare l'afflusso sanguigno agli strati superficiali della pelle. L'effetto revulsivo può essere utile in caso di infiammazioni, contusioni e come decongestionante.
Vediamo, precisamente, a cosa serve l'arnica e come sfruttare al meglio i benefici di questa pianta officinale.
Utilizzi dell'arnica: ecco come vengono impiegati i suoi estratti
Dai fiori dell'arnica, e talvolta dal rizoma e dalle radici, si producono estratti largamente utilizzati in campo cosmetico, in quello omeopatico e nel settore della veterinaria.
Spesso i concentrati di arnica sono associati ad estratti di altre piante dalle proprietà simili, come l'eucalipto, l'artiglio del diavolo e il mentolo.
A partire da questi estratti si sviluppano prodotti usati come rimedio naturale contro dolori muscolari, contratture, ematomi post operatori, contusioni (anche nei bambini) e perfino punture d'insetto.
Nello specifico, tra i prodotti cosmetici troviamo creme, pomate, oli, spray e gel all'arnica, da applicare con un massaggio direttamente sulla zona interessata da dolore, rigidità, gonfiore o ematomi, ma mai sulle ferite aperte.
Tra i farmaci omeopatici autorizzati troviamo soprattutto compresse, cerotti, granuli e integratori, mentre il prodotto per animali più diffuso è il gel all'arnica per equini, usato per massaggiare i muscoli e le giunture dei cavalli da corsa.
I prodotti a base di arnica hanno un campo di applicazione vastissimo. Ecco qualche esempio:
- tantissimi sportivi e sportive usano l'arnica in crema e in gel con l'obiettivo di riscaldare i muscoli prima dell'attività e per rilassare le zone affaticate dopo l'esercizio fisico. L'articolo più ricercato in questi casi è il cosiddetto "gel di arnica per cavalli a uso umano" perché, di solito, la concentrazione di estratti è più alta in questa tipologia di prodotto che in altri;
- molte persone usano gel, creme, oli o pomate a base di arnica per placare dolori al tratto cervicale, ai muscoli, ai tendini e alle articolazioni;
- spesso l'arnica viene impiegata anche nel periodo post operatorio con lo scopo di favorire l'assorbimento di gonfiori ed ecchimosi (lividi);
- numerosi professionisti e professioniste – nel campo della fisioterapia, massaggi, massoterapia etc. – si servono dei prodotti all'arnica montana per svolgere massaggi distensivi e decontratturanti sui pazienti.

Attenzione però: mai affidarsi alla preparazione di rimedi fai-da-te, soprattutto a uso interno. Ingerire questa pianta può avere degli effetti collaterali anche molto gravi.
Effetti collaterali e controindicazioni
Se assunta a uso interno, l'arnica non correttamente diluita può essere tossica per l'organismo, in particolare per il fegato. È quindi estremamente importante usare esclusivamente i prodotti disponibili in commercio, evitando le soluzioni casalinghe (i cosiddetti "rimedi della nonna").
Assumere rimedi omeopatici a base di questa pianta potrebbe ridurre l'efficacia di farmaci anticoagulanti, antitrombotici ed eparine a basso peso molecolare.
Inoltre, è sconsigliato usare prodotti all'arnica, anche a uso topico, in caso di allergia alla pianta.
L'arnica è davvero efficace?
Le proprietà antinfiammatorie, analgesiche, revulsive e antiossidanti dell'arnica sono state analizzate in numerosi studi, spesso con esito positivo quando condotti su prodotti a uso esterno con un'alta concentrazione di estratti.
Non a caso, tantissime persone usano con regolarità le creme e i gel a base di estratti di questa pianta, ritenendoli dei validi alleati in caso di tensioni muscolari e contratture.
Sono state svolte altrettante ricerche sui prodotti omeopatici, ma con risultati meno promettenti. Una delle ipotesi è la seguente: poiché gli estratti sono molto diluiti in questi preparati (in modo che le persone possano ingerirli evitando l'intossicazione), il loro effetto è estremamente limitato.
È possibile, dunque, che l'efficacia dell'arnica dipenda dalla sua concentrazione all'interno del prodotto, ma le ricerche condotte sulle proprietà della pianta sono comprovate.
Fonti: